Oggetti linguistici

Col termine "oggetto"si definisce (-va?)  in informatica un'entità dotata di caratteristiche (attributi) e capace di svolgere/subire azioni (metodi).

Quelli gestiti dal progetto, che chiamo "oggetti linguistici", sono innanzitutto definiti da un tipo: dal lessema fino alla proposizione.

Ogni oggetto è caratterizzato anche da un testo, la parola o le parole dell'insieme. E' possibile aggiungerne di alternative, ad esempio per fornire delle sfumature semantiche.

Poi, a seconda del tipo, può essere necessario definire il carattere morfologico.
Un sistema parametrico "a cascata" permette di definire in modo duttile i singoli valori morfologici (genere, numero, persona, etc.).

A seconda del tipo e del livello di aggregazione, un oggetto linguistico possiede una funzione logica.
Qui, in realtà, credo ci siano alcune contraddizioni: esistono funzioni a livello di frase semplice (sintagma) e a livello di frase complessa (proposizione). Poi però occorre definire il significato delle connessioni tra oggetti e questa è un'ulteriore etichetta... Senza dubbio un po' di ridondanza.

Dal tipo e dal livello discendono una serie di attributi grafici (colore e dimensione del bordo, colore dello sfondo, etc.). Purtroppo la forma è sempre un monotono rettangolo al quale ho finito per abituarmi.
L'oggetto linguistico ha infine un'interfaccia grafica che ne determina la posizione e le dimensioni.

Esistono poi una serie di azioni che un oggetto può subire: dallo spostamento alla cancellazione, dalla definizione del tipo all'aggregazione con altri oggetti, dalla definizione della funzione alla connessione con altri oggetti.

Ci sono poi alcune azioni "speciali", quali la trasformazione e l'espansione, che rimandano all'utilizzo dei pattern.

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